Assemblea di costituzione del comitato per la organizzazione degli stati generali de la Sinistra l'Arcobaleno
(Caserta 18 gennaio 2008)
Dobbiamo aprire subito il percorso costituente de La Sinistra L'Arcobaleno.
Lo facciamo dall'epicentro di una crisi politica e sociale che in Campania ha assunto le dimensioni della tragedia e che ha travalicato rapidamente il Garigliano, investendo la già fragile e critica situazione nazionale.
Di fronte al crollo della credibilità di politica e istituzioni, all'emergere di una vera e propria "tendenza reazionaria", che va oltre le stesse lineee della destra politica; di fronte alla archiviazione delle grandi identità sociali e ideologiche e dei conseguenti vincoli di solidarietà e al materializzarsi diffuso e potente di micro-identità familistiche, localistiche, di ceto; di fronte alla prospettiva di soluzioni neo-autoritarie, tecnocratiche, a-democratiche, non possiamo restare sgomenti e immobili, e neanche far finta che non ci riguardi; o pensare di poter affrontare la dimensione tragica di questa fase senza superare o almeno provare a superare, i nostri limiti più grandi: la distanza dalla nostra gente e le nostre divisioni che ci rendono piccoli, inefficaci, a volte inutili. (leggi il testo completo)
(scarica il volantino per l'assemblea RIFIUTI E DEMOCRAZIA)
(Caserta 18 gennaio 2008)
Dobbiamo aprire subito il percorso costituente de La Sinistra L'Arcobaleno.
Lo facciamo dall'epicentro di una crisi politica e sociale che in Campania ha assunto le dimensioni della tragedia e che ha travalicato rapidamente il Garigliano, investendo la già fragile e critica situazione nazionale.
Di fronte al crollo della credibilità di politica e istituzioni, all'emergere di una vera e propria "tendenza reazionaria", che va oltre le stesse lineee della destra politica; di fronte alla archiviazione delle grandi identità sociali e ideologiche e dei conseguenti vincoli di solidarietà e al materializzarsi diffuso e potente di micro-identità familistiche, localistiche, di ceto; di fronte alla prospettiva di soluzioni neo-autoritarie, tecnocratiche, a-democratiche, non possiamo restare sgomenti e immobili, e neanche far finta che non ci riguardi; o pensare di poter affrontare la dimensione tragica di questa fase senza superare o almeno provare a superare, i nostri limiti più grandi: la distanza dalla nostra gente e le nostre divisioni che ci rendono piccoli, inefficaci, a volte inutili. (leggi il testo completo)
(scarica il volantino per l'assemblea RIFIUTI E DEMOCRAZIA)