E ora nessuno potrà voltare la testa.

Lunedì scorso Michele è volato giù dal ponteggio, davanti a tutti, nel cuore della città, corso Trieste, Caserta. Ucciso, sul lavoro, dal lavoro insicuro. Il sangue di Michele ha disegnato una grande macchia rossa nel salotto buono della città. Tutte e tutti hanno visto, tutti hanno fatto i conti, di colpo, con l’assurdità di morire così a nemmeno quarant’anni, uscendo la mattina per andarsi a guadagnare il pane della giornata per i figli, per la famiglia.
di Enrico Milani (leggi l'intero intervento)